SICM trauMaNo
Gruppo di Studio Prevenzione Infortuni Mano - S.I.C.M.
Linee Guida di attenzione e prevenzione nel bambino- l'ambiente

La spiaggia

Le sedie a sdraio ed i lettini sono la causa più frequenta e pericolosa di lesione alle dita sia per bambini che adulti. Evitare che i bambini maneggino la spalliera della sedia a sdraio o del lettino. In particolare assicurarsi che il perno di blocco della spalliera del lettino sia ben posizionato e non si mobilizzi improvvisamente se bloccato malamente.

sdraio

Gli ami

togliere amo da pescaIn caso di infissione accidentale di ami da pesca alla mano o alle dita, la rimozione dell’ago in nessuna caso deve avvenire per estrazione retrograda dello stesso. La punta dell’amo è appositamente disegnata per impedire la slamatura del pesce e quindi è estremamente lacerativa se sfilata tornando indietro. Questo, oltre che estremamente doloroso, può peggiorare i danni ai tessuti provocati dall’infissione. E’ pertanto necessario far completare la corsa all’amo facendolo uscire dalla pelle per tagliarne la punta e, ora, poterlo sfilare tornando indietro con il corpo metallico residuale.

 

 

 



il tempo libero

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Flora e Fauna Marina

il tempo liberoL’ambiente marino presenta modesti rischi nelle coste europee e in particolare italiane. Tra questi i più significativi sono le lesioni da contatto con le Meduse e, particolarmente nelle coste sarde e adriatiche, le punture da Tracina. Scarsi sono i pericoli di ferite taglienti da Coralli.
Ancora da ricordare le lesioni da artropodi (insetti e aracnidi) che oltre a provocare reazioni locali possono provocare reazioni sistemiche anche con crisi anafilattica. Prevenzione con repellenti e in caso di sensibilità avere a portata di mano cortisonici. Consigliata la protezione con zanzariere. Le lesioni alle mani oltre ad avere caratteristiche di reazione allergica possono infettarsi e provocare flemmoni e flogosi, utile quindi una profilassi antibiotica.
E’ raccomadabile controllare i bambini ed evitare che infilino le mani in anfratti rocciosi o buchi nel terreno (rischio serpi e artropodi!!)
Particolare attenzione agli animali marini, specie se tropicali, vale la regola “guardare e non toccare”. Molte specie infatti posseggono aculei velenosi o emettono sostanze urticanti. Attenzione quindi a che i bambini non immergano la mano in acquari. Per i mari nostrani, evitare punture di riccio di mare e da stella marina: provocano granulomi che possono complicarsi.
Le tartarughe hanno un rostro che puo' essere amputante per le piccole dita dei bambini!!

La Tracina (Trachinus Draco) si nasconde sotto i fondali sabbiosi facendo sporgere solo gli occhi e gli aculei velenosi in attesa delle prede. La puntura e il contatto col suo veleno creano, in particolare alle piccole mani dei bambini, un immediato intenso dolore e rapidamente gonfiore ed eritema localizzato. Rari sono anche fenomeni ipotensivi e tachicardici reattivi al veleno. I bambini giocando in acqua e alla riva sono i più esposti anche alle mani, dato che le protezioni possibili riguardano prevalentemente i piedi con calzari specifici nel passeggiare o fare il bagno sul bagnasciuga.

il tempo liberoIn caso di puntura da Tracina, essendo la tossina termolabile: IMMERSIONE IN ACQUA MOLTO CALDA (45°) PER ALMENO 30 minuti terapia antibiotica, antiinfiammatoria (verificare copertura vaccinica antitetanica) monitoraggio del gonfiore per rischi di sindromi compartimentali da incidere.

Ancora da ricordare le lesioni da artropodi (insetti e aracnidi) che, oltre a provocare reazioni locali, possono indurre reazioni sistemiche anche con crisi anafilattica. Prevenzione con repellenti ed in caso di sensibilità tenere a portata di mano farmaci cortisonici. Consigliata la protezione con zanzariere.
Le lesioni alle mani, oltre ad avere caratteristiche di reazione allergica, possono infettarsi e provocare flemmoni e sinoviti tendinee, utile quindi una profilassi antibiotica.
E’ raccomadabile controllare i bambini ed evitare che infilino le mani in anfratti rocciosi o buchi nel terreno (rischio vipere, serpenti ed artropodi!!)
Particolare attenzione agli animali marini, specie se tropicali. Vale la regola “guardare e non toccare”. Molte specie, infatti, posseggono aculei velenosi o emettono sostanze urticanti. Attenzione, quindi, a che i bambini non immergano la mano in acquari. Per i mari nostrani, evitare punture di riccio di mare e da stella marina: provocano granulomi che possono complicarsi.
Le tartarughe hanno un rostro che può essere amputante per le piccole dita dei bambini!!

Morsi animali

  • Una persona su due nella vita viene morsa da un animale. Se questo è un mammifero , nell’ 80-85% dei casi è un cane, nel 5 -10 % un gatto, nel 2-3% un roditore, nel 2-3 % un umano.
  • La lesione da morso di cane colpisce per lo più le mani e se il cane è di grossa taglia oltre alla ferita possono esservi anche fratture. Il gatto provoca ferite profonde e penetranti, ma oltre la morso possono esservi lesioni da artiglio, complicate dalla “malattia da graffio di gatto” (agente patogeno Bartonella). Le lesioni da roditore, per lo più alle mani, avvengono di notte in ambienti degradati.
  • Altri mammiferi responsabili sono cavalli, maiali e pecore. In ambiente domestico non rari i morsi da criceti e furetti. Rari morsi da pipistrello.
  • Tutti i morsi da mammifero possono infettarsi, quindi è consigliata la profilassi antibiotica e antitetanica (competenza degli uffici ASL preposti per l’antirabbica).
  • La prevenzione: non avvicinare animali sconosciuti; non lasciare che i bambini diano eccessiva confidenza all’animale; uso di guinzagli museruole (gli incidenti piu’ frequenti sono in ambito domestico dove vengono trascurate tali precauzioni); non avvicinare il cane che mangia; non sfidare l’animale fissandolo negli occhi.

animali colorati

Esisteva una lista dei cani pericolosi. Il 2009, Gazzetta Ufficiale n. 68, è entrata in vigore una nuova ordinanza concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani, che regolamenta la materia, ma non contiene alcuna "lista di razze", specificando anzi che l'ordinanza precedente «non solo non ha ridotto gli episodi di aggressione ma, come confermato dalla letteratura scientifica di Medicina Veterinaria, "non è possibile stabilire il rischio di una maggiore aggressività di un cane sulla base dell’appartenenza a una razza o ai suoi incroci"». La lista quindi, non esiste più, ma esistono normative che se trascurate, rendono il padrone dell’animale responsabile, sia civilmente che penalmente, dei danni provocati. Resta , quindi, elemento cardine nella prevenzione dei morsi da cani, l’educazione e il senso di rispetto civico del padrone dell’animale e l’attenzione particolare ad esemplari addestrati specificatamente alla difesa della casa e della persona.

l'ambiente l'ambiente l'ambiente

NORME COMPORTAMENTALI
a) utilizzare sempre il guinzaglio ad una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni
b) portare con sè una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle Autorità competenti
c) affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente
d) acquisire un cane assumendo informazioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etnologiche e’ sulle norme in vigore
e) assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive.

Vengono istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani con rilascio di specifica attestazione,denominata patentino. I comuni in collaborazione con i servizi veterinari, sulla base dell’anagrafe canina regionale, decidono, nell’ambito del loro compito di tutela dell’incolumità pubblica, quali proprietari di cani hanno l’obbligo di svolgere i percorsi formativi.

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Morso di vipera

La Vipera è diffusa in Italia dalle regioni Centro-meridionali fino all’Appennino Tosco-Emiliano. E si trova prevalentemente nelle aree appenniniche , ma un po’ ovunque è possibile individuarla anche nell’arco Alpino ad eccezione della Sardegna dove minore è la segnalazione di esemplari. E’ un rettile stanziale e molto schivo, che vive prevalentemente nascosto e diventa pericoloso solo quando vi si incappa direttamente e chiudendone le vie di fuga mentre si scalda al sole o alimenta. Esce , infatti dalla tana nel corso di giornate caldo-umide tra i 15° e 35°.

l'ambiente

Dato l’atteggiamento difensivo del rettile, è spesso sufficiente per allontanarlo segnalare i propri movimenti e il proprio arrivo percuotendo il terreno e i rovi con un bastone. Non allungare mai le mai imprudentemente.
In caso di morso alle mani, la piccola e irregolare superficie, difficilmente permette di rilevare il tipico segno del morso, con due fori principali distanti circa 1 cm tra loro e due linee retrostanti di impronte puntiformi dei mascellari. Spesso il foro è singolo e circondato da alone eritematoso con rapida insorgenza di gonfiore importante e diffuso rapidamente all’arto superiore nei bambini. Il dolore è intenso e sintomi sistemici possono seguire in poche decine di minuti con malessere, ipotensione e vomito.
MORTALITA’: Dai report delle USL territoriali solo l’1% delle persone morse risulta deceduto per diretto avvelenamento (circa un caso di morte all’anno in Italia).

Nel 20-30% dei morsi non segue l’inoculazione del veleno o avviene in misura modesta, prediligendo la vipera la spremitura delle ghiandole velenifere solo in caso di assalto per nutrizione e non difensivo. Le mani, come le gambe, essendo più distanti dal circolo centrale, espongono a minore rischio.

COSA FARE

  • MANTENERE LA CALMA consapevoli della bassissima mortalità;
  • eseguire un bendaggio elastico modicamente compressivo e centrifugo a monte della ferita, NON STRINGERE IN LACCI l’arto rischiando sofferenze vascolari;
  • RIMUOVERE IMMEDIATAMENTE ANELLI E BRACCIALI per il rapido insorgere di gonfiore;
  • non disinfettare;
  • non apporre ghiaccio sulla ferita;
  • NON INCIDERE la ferita e NON SUCCHIARE;
  • Immobilizzare l’arto per ridurre il circolo sanguigno;
  • IL SIERO VA SOMMINSTRATO, se si riscontrasse la necessità, SOLO IN OSPEDALE;
  • la vaccinazione Antitetanica si presume attiva nei bambini, ma meglio verificare sempre dai genitori le vaccinazioni correttamente effettuate.

I Petardi

L’uso incauto ed inappropriato dei petardi può essere causa di lesioni gravi, in particolare alle mani, e assai spesso interessano i bambini. (firework injuries: An epidemiological survey in naples; M&B n°1, 35-39, 1998)

Il bilancio delle vittime del capodanno 2013, secondo il dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell'Interno, è di due morti e 361 feriti.
Tra i feriti, 53 hanno meno di 12 anni (erano 76 lo scorso anno) e 39 tra 13 e 18 anni, per un totale di 92 minori a fronte dei 135 complessivi dell'anno scorso.
Il numero dei feriti si è notevolmente ridotto: erano 561 nel 2012.
I feriti con prognosi superiore ai 40 giorni sono stati 29 contro i 35 dello scorso anno. La riduzione delle vittime è legata ad una campagna di prevenzione sempre più attiva ed una lotta sempre maggiore ai petardi illegali da parte delle forze dell’ordine.

petardi

Nonostante il trend in progressivo miglioramento è importante mantenere attiva una campagna di informazione e prevenzione degli infortuni.

NON ESISTONO FUOCHI D’ARTIFICIO “SICURI” ANCHE SE NE E’ PERMESSA LA VENDITA; PERSINO LE STELLINE CHE I BAMBINI USANO CON DISINVVOLTURA BRUCIANO A 300° E POSSONO ESSERE CAUSA DI USTIONI ED INCENDI

La regola migliore per evitare traumi è, quindi, quella di non utilizzare petardi e fuochi pirotecnici.

Se proprio non si vuole rinunciare è opportuno seguire delle regole:
ACQUISTARE SOLO GIOCHI PIROTECNICI AUTORIZZATI E DI LIBERA VENDITA CHE RIPORTANO SULLA CONFEZIONE ETICHETTA CON IL NUMERO DEL DECRETO MINISTERIALE
I BAMBINI NON DEVONO MAI ESSERE LASCIATI DA SOLI AD USARE FUOCHI D’ARTIFICIO
NON MODIFICARE I PETARDI
NON CONFEZIONARE PETARDI ARTIGIANALI
I FUOCHI D’ARTIFICIO VANNO ACCESI ALL’APERTO, LONTANO DA CASE, AUTOMOBILI E LONTANO DA ALTRI FUOCHI D’ARTIFICIO
AL MOMENTO DELL’ACCENSIONE, MAI AVVICINARLI AL VISO E AGLI OCCHI
QUANDO SI TROVANO FUOCHI D’ARTIFICIO CHE FUNZIONANO MALE E PERCIÒ NON BRUCIANO NON SI DEVE MAI CERCARE DI RIACCENDERLI
NON CERCARE DI ACCENDERE I FUOCHI TROVATI PER TERRA
NON PROVARE A RECUPERARE LA MISCELA ESPLOSIVA DAI FUOCHI NON ESPLOSI
NON ACCENDERE MAI PETARDI IN CONTENITORI IN PARTICOLARI DI VETRO O DI METALLO CHE SI POSSANO FRANTUMARE E DISSEMININO SCHEGGE.

La casa
Ventola del Phon
I Fornelli, le Stoviglie
I Cassetti, gli Armadi, le Porte e Portiere e gli Schiacciamenti apicali (drenaggio ematoma sottoungueale)
Rifare il letto (dito a martello)
Le Ustioni
La Cyclette, il Tappeto da corsa, Pianali scorrevoli e Scorrimano ai supermercati
Gli Ascensori
Il Tritacarne e i Frullatori

La scuola
Forbici e Compasso
Schegge lignee da banchi e mine di matite
Lesione da anello durante educazione fisica e attività ludiche


Lo Sport e il tempo ludico

Gli Sport con la palla
Piscina (corsie e deflussori)
Catene biciclette
Scivolo e Altalena
Pattini invernali a lama

 
I Comportamenti
Tricotillomania e Onicofagia